Mi chiamo Giuseppe Pons,
ho, ahimè, 45 anni. Sono un Direttore Commerciale per azienda metalmeccanica e naturalmente un Fotografo ( ho una P.Iva e fatturo qualcosina… 😉 )
Vivo a Milano e lavoro tra l’Italia e l’Europa.
Oltre ad alcune mostre e pubblicazioni su riviste specializzate a partire dalla fine degli anni ’90 nell’ultimo periodo sono stato finalista al TPOTY 2015 (Traveller Photo of the Year), ho ottenuto la Menzione d’onore per lo Still Life all’Exposure Award 2015 con presentazione immagine al Musée du Louvre di Parigi.
Nel 2016 sono stato inserito nella lista dei 115 Street Photographers più influenti dell’anno dal portale www.streethunters.net. Sono membro di una delle agenzie di Fotogiornalismo Matrimoniali più importanti al mondo: la WPJA (Wedding Photojournalist Association – www.wpja.com).
Nello stesso anno sono stato finalista nella prima tappa del contest LIFE FRAMER sul tema “A World of Cultures”. Faccio parte del progetto ISP (Italian Street Photography) legato alla fotografia di strada scattata solo in Italia.
Sono un membro attivo del portale W-SP (World Street Photography) con diverse copertine del portale www.world-street.photography/en/
A breve partirà il workshop in collaborazione con Andrea Scirè, membro di Italian Street Photography, per le strade di Chicago. Non si tratta di un semplice WS, ma di una vera e propria esperienza di vita e cultura fotografica per le strade della Blue(s) city in collaborazione e col patrocinio dell’ICC (Italian Cultural Center of Chicago). Con Andrea è nata una vera amicizia e abbiamo diversi programmi e progetti in comune. Il primo è stato CSP ( Chicago Street Photography, ovvero Chicago Scirè Pons 😉 ), ma sono sicuro ne verranno degli altri.
Quando hai iniziato a fotografare e perchè?
A circa 19-20 anni perché mio papà aveva una fantastica Icarex 35 con Zeiss 50, iniziavo a viaggiare, la prima ragazza “seria” e un amico che sviluppava BN… e a quell’età viaggiare da soli con la ragazza… bisognava fotografare e poi sono laureato in Chimica Industriale e la camera oscura è stato il passo successivo naturale… con la disperazione dei miei e di mio fratello a causa del bagno perennemente occupato…
Il tuo / i tuoi generi fotografici?
Adesso la Street Photography, che non è il reportage, e soprattutto la Street Photography a colori (vedi Alex Webb, Joel Meyerowitz, Martin Parr, Matt Stuart).
La tua giornata tipo?
Esco e qualunque cosa debbo fare ho sempre con me la macchina fotografica, perché la foto “unica” può capitare anche durante il classico tragitto casa-ufficio.
Puoi raccontarci la fotografia più importante della tua carriera o quella a cui tieni di più?
Sono due le foto più importanti per me. La prima è quella con cui ho vinto la menzione d’onore all’Exposure Award 2015 e annoverata tra quelle finaliste nella prima tappa della Photocompetition organizzata da LIFE FRAMER nel 2016.E’ tratta dal Reportage seriale sulle GDO (catene di Supermarket) fotografando stessi prodotti sugli scaffali di supermercati diversi in luoghi diversi. Una espressione dei non luoghi e una piccola denuncia al consumismo.
La seconda è quella più importante per me, presa sotto casa (intitolata “Banana Republic”) e piaciuta tantissimo a Matt Stuart, il Maestro della Street Photography e membro di Magnum.
Cosa c’è dentro la tua borsa fotografica?
Poco, ho imparato a viaggiare molto leggero: la mia Leica M9-P il 28 e il 35 + un flash compatto quando faccio street.
Cosa pensi di aggiungere a breve nella borsa e cosa invece pensi di dare via?
Un corpo E-M1 Olympus da aggiungere a quello che ho per i matrimoni e probabilmente di disfarmi delle reflex Sony A900 digitali che ho, non perché non siano ottime sebbene un po’ vecchiotte, ma perché ormai punto alla leggerezza sia nella street sia nei lavori Matrimoniali Commerciali.
Il sito di fotografia che visiti più spesso?
Attualmente W-S.P.
Grazie Giuseppe!
Link:
Lifephoto
Marriage Photo
Polaroids
Chicago Street Photography
W-S.P
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