Mi chiamo Pietro Guglielmino ho 37 e mi occupo di fotografia, principalmente architettura e paesaggio urbano. Vivo e lavoro a Roma dove condivido un grande studio con altri professionisti.
Quando hai iniziato a fotografare e perchè?
Ho iniziato a fotografare quando frequentavo l’Accademia di Belle Arti a Catania, la fotografia era una materia complementare nella sezione di pittura, alla fine è diventata la mia professione.
Il tuo / i tuoi generi fotografici?
Principalmente lavoro sul territorio urbano quindi i miei generi sono il paesaggio urbano e l’architettura ma ho una grande passione anche per il ritratto.
La tua giornata tipo?
Shooting, studio e post produzione. In alternativa studio e post-produzione.
Puoi raccontarci la fotografia più importante della tua carriera o quella a cui tieni di più?
Non ho ancora fatto la fotografia “più importante”, tuttavia c’è uno scatto che amo particolarmente, l’ho fatto qualche anno fa in Basilicata: c’è un muretto semi-distrutto con degli alberi bruciati dietro e sullo sfondo il paesaggio lucano. Credo sia un’immagine che mi rappresenti particolarmente.
Cosa c’è dentro la tua borsa fotografica?
Nella borsa metto un corpo Canon digitale ottiche 50mm, 24-105 Canon, uno Schneider 28mm decentratile per Canon e una Fuji compatta. Porto con me sempre un’esposimetro esterno Sekonic e una serie di filtri Cokin. Quando posso porto anche il mio banco ottico Toyo corredato con due grandangoli Schneider dorso 67 e 4×5 ovviamente lastre e pellicole e scatti flessibili sia per Toyo che per Canon. Ultimo ma non meno importante il mio fedelissimo treppiedi Manfrotto.
Cosa pensi di aggiungere a breve nella borsa e cosa invece pensi di dare via?
A breve vorrei aggiungere un’altra digitale e rifare il parco ottiche, ma solo per svecchiamento.
Il sito di fotografia che visiti più spesso?
Non ho un sito in particolare.
Grazie Pietro!
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