Sono nato a Roma il 21 Maggio del 1975.
Nel ‘99 mi sono diplomato in fotografia all’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata. Vivo e lavoro a Roma. Ho iniziato la mia carriera professionale conducendo lavori nel campo della ritrattistica e specializzandomi poi nel campo della fotografia pubblicitaria. Ho realizzato diverse campagne nazionali e internazionali lavorando con varie agenzie di pubblicità tra le quali: McCann Eriksson, Young&rubicam, J.W. Thompson, Olgilvy & Mather, Saatchi & Saatchi, Leo Burnet, Armando Testa.
Nel 2006 divento docente presso la scuola Romana di Fotografia dove tuttora insegno. Nel 2008 pubblico il libro fotografico “75 cl” dedicato al mondo del vino e della viticultura. Tra il 2008-2009 divento vice direttore del S.R.F.
Nel 2012 sono docente di fotografia presso l’accademia di belle arti R.U.F.A.
Ho esposto i miei lavori di ricerca personale in gallerie/musei italiane ed estere.
Quando hai iniziato a fotografare e perchè?
Ho iniziato all’età di diciassette anni per pura casualità perché cercavo un lavoro per mantenermi durante il periodo scolastico. Conoscevo un fotografo che mi ha inserito nel suo staff come tuttofare. Solo in un secondo momento, man mano che ne acquisivo le fondamenta tecniche, è arrivata la passione per fotografia, a cui ho tentato di dare una forma che si avvicinasse in modo concreto al mio modo di essere. La mia attrazione per l’arte in generale mi ha aiutato a dare alla fotografia uno spessore diverso, con connotazioni artistiche quanto reali, intimistiche e personali. Tutto ciò mi ha spinto a frequentare un corso di fotografia professionale nel 1999.
Il tuo / i tuoi generi fotografici?
Il mio genere fotografico è la fotografia contemporanea. L’ambito commerciale in cui opero maggiormente è quello dell’advertising. Mi divido tra la fotografia di still life e quella di ritratto.
La tua giornata tipo?
Mi occupo tanto di fotografia a indirizzo galleristico, quanto di realizzazione di campagne pubblicitarie tra agenzie o cataloghi per aziende. Non ho in realtà una giornata tipo ma può tranquillamente spaziare tra ricerche personali, studi fotografici e lezioni nelle scuole e accademie in cui insegno.
Puoi raccontarci la fotografia più importante della tua carriera o quella a cui tieni di più?
La foto qui di seguito è la più importante perché mi sono trovato per la prima volta a gestire una troupe e montare una scenografia per una mia ricerca personale.È stata un’esperienza che ha cambiato il mio modo di “essere” un fotografo, in primo luogo per aver gestito un set, e in secondo luogo perché da lì ho iniziato ad essere richiesto come fotografo data la visibilità che questa immagine aveva raggiunto.
Cosa c’è dentro la tua borsa fotografica?
Oltre al mio corredo Canon completo di diverse focali che vanno dal super-grandangolare al tele, non manca mai un coltellino multiuso che porto con me da sempre. Ma non mi limiterei a una sola borsa ma a più borse che contengono un parco luci.
Cosa pensi di aggiungere a breve nella borsa e cosa invece pensi di dare via?
Dare via sicuramente nulla, aggiungerei sempre nuove luci, sono orientato all’acquisto di luci a led.
Il sito di fotografia che visiti più spesso?
Art + Commerce
Grazie Stefano!
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