Ciao sono Salvatore Matarazzo, classe 80, fotografo per lavoro e per passione.
Vivo a Viareggio, ho ereditato la passione per la fotografia da mio padre anche lui fotografo, finiti gli studi mi sono da subito inserito nel mondo della fotografia, frequentando prima corsi, poi lavorando come apprendista presso uno studio fotografico, e infine sono entrato nella squadra dei fotografi del quotidiano “Il Tirreno”. Da circa due anni ho iniziato la mia attività in proprio, mi occupo di fotografia di interni e fotografia pubblicitaria.
La mie più grandi passioni sono il ritratto e la fotografia di strada, che pratico con grande piacere fra le vie della mia città.
Quando hai iniziato a fotografare e perchè?
Sono qui che ci penso, ma non trovo un principio, sono sempre stato affascinato dalla fotografia così come dai volti e le persone. Diciamo che ho iniziato ad uscire di casa con la macchina fotografica sempre con me, nel 2012, prima la portavo solo quando dovevo lavorare.
Il tuo / i tuoi generi fotografici?
Ritratto e fotografia in strada o di strada, poco cambia… Amo avvicinarmi molto alle persone e metterle in risalto con la luce del flash. Non mi piace il ritratto in posa, mi avvicino sempre in maniera repentina per comporre la mia foto in qualche secondo, cercando quell’istante dove il soggetto non si è ancora reso conto di quello che sto per fare.
La tua giornata tipo?
Non ho una giornata tipo, appena sono libero dal lavoro esco per fare foto oppure sto in studio ad editarle o condividerle sul web, mi piace molto mostrarle, queste sono foto che “prendo” grazie alle persone, condividerle per me è come restituire quello che ho preso.
Quando so di essere libero per più giorni di fila, mi dedico ai miei progetti, ne ho diversi attivi uno di questi è Darwin is “Street” del quale ho concluso e presentato il primo capitolo, e presto uscirà con una mostra e una zine per i miei fans più affezionati.
Puoi raccontarci la fotografia più importante della tua carriera o quella a cui tieni di più?
Vediamo, forse la foto più importante è questa, ed è una foto che mi fa sempre comodo tirarla fuori dal cappello per ringraziare i tanti criticoni che affollano questo genere, quello che mostra, è proprio quello che si meritano, un grande e sonoro… bhè ci siamo capiti, ovviamente sempre con la giusta ironia. Molti fotografi si prendono troppo sul serio, mi piace provocarli.
Scherzi a parte, questa è una foto che ho preso a Forte Dei Marmi, durante uno spettacolo di volo acrobatico, la signora si stava sistemando l’apparecchio acustico, e magicamente dopo un po’ di attesa, il dito è finito in questa posizione. Credo che sia la foto che metta in chiaro quello che è la mia visione, fatta di ironia, contrasti, e doppi sensi.
Cosa c’è dentro la tua borsa fotografica?
Parliamo della borsa da strada, una Ricoh GR II, un flash Canon 580, due trigger e batterie. Mi piace viaggiare leggero.
Cosa pensi di aggiungere a breve nella borsa e cosa invece pensi di dare via?
Per ora vado bene così, senza aggiungere o togliere niente nella borsa, in libreria invece aggiungerò nuovi libri e zine fotografici.
Il sito di fotografia che visiti più spesso?
Non ho un sito preferito, mi piacciono i social, in particolare Flickr e Instagram seguo vari contatti e gruppi fotografici.
Grazie Salvatore!
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