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25/03/2015

Sara Munari

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Reportage
25/03/2015

Sara Munari

Andrea Nikon D800, Olympus EPL5 Comments are off
Andrea Nikon D800, Olympus EPL5 Comments are off

Mi chiamo Sara Munari, ho 42 anni e vivo a Lecco.
Sono fotografa prima di tutto. Questo il mio sito Sara Munari.
Insegno Storia della fotografia e Comunicazione visiva a Istituto italiano di fotografia e tengo workshop, letture portfolio e conferenze in giro per l’Italia, su commissione.
Tengo Workshop soprattutto nel mio studio, a Lecco.
Giro il mondo nel tempo libero, producendo progetti che poi presento a premi ed espongo in mostre in Italia e in Europa.

Quando hai iniziato a fotografare e perchè?

Ho iniziato a fotografare, meglio, ad avvicinarmi alla fotografia, per caso. Facevo, in quel periodo un lavoro stagionale che mi permetteva di avere i mesi invernali liberi. Cercavo qualcosa nel restauro, i posti a Venezia per il corso che mi interessava erano finiti. 
A Padova (allora vivevo in Veneto) ho trovato una scuola di fotografia, l’Isfav, mi era subito sembrata una buona alternativa e mi sono iscritta.
Quindi la mia avventura in Fotografia e’ iniziata per puro caso. 
Il primo anno non avevo nemmeno la macchina fotografica. Appena ho avuto i soldi l’ho comprata. Era una scatoletta fantastica, una Yashica fx3 2000, ma con ottiche contax. Oggi sono pentita di averla venduta.

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Il tuo / i tuoi generi fotografici?

A me piace la gente, viaggiare e quindi tutto il mio lavoro ha una forte base legata al reportage.
Attraverso l’interpretazione delle “cose del mondo” che provo a costruire nei miei progetti, porto la mia visione delle cose.
Non mi interessa la documentazione effettiva dei fatti, mi incuriosisco e mentre mi vivo l’evento, lo racconto.
Se avrete voglia e tempo da dedicare alla visione del mio lavoro, noterete che anche i generi con cui affronto il lavoro, sono differenti di volta in volta. Non sarò uno degli autori riconoscibili per “stile inconfondibile” a fine carriera, ecco.

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La tua giornata tipo?

La mia giornata tipo non esiste, in questo periodo la mia vita è un casino.
Mi sveglio naturalmente (purtroppo) alle 05,00 circa della mattina e scrivo per il mio blog MU.SA, che sta ottenendo ottimi risultati , quindi mi coinvolge molto.
Se ho lezione a Milano, prendo il treno alle 07.00 circa e sto in piedi fino a Milano (bestemmiando) , tengo lezione, in qualche caso, mattina e sera. In queste occasioni sto direttamente a Milano e prendo appuntamenti per altri lavori o con colleghi, tornando direttamente a tarda sera, dopo i corsi.
Nei pomeriggi se ho servizi vicini, lavoro fuori. Se invece devo sistemare foto, scrivere il secondo libro sulla lettura dell’immagine, (il primo è questo: Il Portfolio fotografico, istruzioni imperfette per l’uso) e pensare a progetti, sto in studio.
I fine settimana sono sempre in giro a tenere incontri , workshop , conferenze letture portfolio, presenziare alle mostre. Mi diverto un sacco, insomma, sono felice.

Puoi raccontarci la fotografia più importante della tua carriera o quella a cui tieni di più?

Non sono legata a nessuna fotografia in particolare. Ci sono progetti che mi hanno coinvolta maggiormente e altri meno. Forse la fotografia che preferisco comunque è questa:

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Non so perché, però…

Cosa c’è dentro la tua borsa fotografica?

Bella domanda… niente! Ho un paio di mirrorless, a casa, che faccio girare, oppure la Nikon D800.
Diciamo che a casa le macchine fotografiche le ho, pure parecchie, ma stanno tutte lì.
Adesso mi piace la mia Olympus EPL-5, perché è bianca ed è carina. Non sono legata al mezzo fotografico per niente. Mi serve solo per riprodurre immagini che siano stampabili bene.
Poi ho il libretto per gli appunti, le gomme da masticare, salviette umidificate, fazzoletti, telefono, che non ho potuto inserire nella foto perché è il mezzo con cui l’ho fatta!

Cosa pensi di aggiungere  a breve nella borsa e cosa invece pensi di dare via?

Se do via qualcosa, mi tocca di scattare le fotografie con gli occhi e la testa e spiegarvele a voce…quindi non posso permettermi di escludere niente.
Aggiungere, non so, non mi è mai mancato niente, se si potesse, aggiungerei “tempo” alla borsa, per estrarlo prontamente e distribuirlo nella giornata.

Il sito di fotografia che visiti più spesso?

The Literate Lens
Burn Magazine
Lens Culture
Lunatic Magazine
Aperture Exposures Blog
British Journal of Photography Blog

Grazie Sara!

Link:
Sito web
Blog

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